Il progetto rafforza le capacità di protezione delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani, fornendo formazione specifica, sostegno alle organizzazioni e iniziative di advocacy. Il progetto affronta i gravi rischi che corrono i difensori dei diritti umani attraverso strategie di autoprotezione e sostegno reciproco, promuovendo politiche nazionali di protezione di ampio raggio, combattendo la discriminazione sistemica e favorendo l'attuazione di politiche pubbliche efficaci per un cambiamento sostenibile.
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La tutela dei diritti umani guida ogni nostro intervento e le iniziative specifiche messe in campo hanno raggiunto 7,14 milioni di persone nell'ultimo anno.
La protezione dei diritti dell’infanzia è svolta in continuità con i programmi di educazione, con un’attenzione particolare all’inclusione di ragazzi e ragazze con disabilità. Ci impegniamo a restituire l’infanzia a migliaia di bambine attraverso la lotta ai matrimoni precoci, favorendo il dialogo tra istituzioni, commissioni scolastiche e famiglie e creando dei sistemi di segnalazione dei casi legati alle spose bambine.
Le attività di protezione dei diritti di rifugiati e migranti sono realizzate nei paesi di origine, transito e destinazione dei flussi.
Applichiamo la metodologia di protezione comunitaria CPA - Community Protection Approach per l’analisi di vulnerabilità e la risposta comunitaria.
- 568 i corsi di formazione organizzati
- 3.5 mila le attività rivolte a empowerment e diritti delle donne
- 7.14 mln le persone raggiunte
Attraverso le nostre campagne di advocacy e sensibilizzazione sono state organizzate 97 iniziative coinvolgendo attori e policy makers locali. Abbiamo coinvolto 11.600 operatori ed attivisti in oltre 480 formazioni, lanciato 390 campagne di sensibilizzazione, raggiungendo 2.172.267 persone e rafforzato le capacità di 355 tra associazioni, gruppi e network locali.