La crisi alimentare che nel 2014 ha colpito le comunità stanziate nei pressi del Corridoio Arido Guatemalteco ha avuto ripercussioni…
Scopri di piùWeWorld è presente in Guatemala dal 1994 con interventi di sviluppo e aiuto umanitario a sostegno delle comunità rurali.
Il contesto
Il Guatemala si colloca tra i paesi dell'America Latina con i più alti livelli di disuguaglianza, povertà, malnutrizione e mortalità materna e infantile della regione. Inoltre il paese è particolarmente soggetto alle conseguenze del cambiamento climatico e a fenomeni ambientali estremi, come la siccità cronica, che colpisce l’area del cosiddetto corredor seco.
Il nostro intervento
Lavoriamo a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione attraverso progetti volti a migliorare la sicurezza alimentare, i diritti di donne e bambini, lo sviluppo socio economico, l’educazione e i programmi WASH.
Il nostro intervento nell’ambito dell’emergenza siccità ha dato la possibilità alle famiglie beneficiarie di ricevere aiuti economici e prodotti agricoli per coprire le necessità alimentari. I dati raccolti hanno mostrato un impatto positivo, portando ad una riduzione dell’incidenza di insicurezza alimentare dal 85% al 25 % nelle comunità di intervento. Inoltre, è stato realizzato un programma di monitoraggio nutrizionale: abbiamo seguito bambini e bambine e identificato i casi di denutrizione acuta, in collaborazione con il personale sanitario locale.
Tra i vari interventi, abbiamo donato alberi da frutto con un diverso ciclo di coltivazione e una minore quantità di acqua richiesta rispetto agli ortaggi tradizionali alle famiglie beneficiarie. Questo intervento ha contribuito a favorire la diversificazione della dieta e ha migliorato lo stato di sicurezza alimentare. Ha inoltre rafforzato l'economia contadina, permettendo di generare un guadagno economico e costituendo un elemento di supporto per le famiglie.
Infine, organizziamo workshop sulla nutrizione e conservazione del suolo e distribuiamo sementi di vario tipo, promuovendo colture alternative e l’introduzione di una dieta differenziata nelle comunità.