Per qualsiasi motivo ci si muova, siamo convinti che ciò debba avvenire in sicurezza. Per ci impegniamo per assicurare dignità e rispetto dei diritti delle persone migranti a causa di guerre, povertà e conseguenze del riscaldamento globale. Siamo impegnati nei paesi di origine dei fenomeni migratori, nell’orientamento prima e dopo la partenza dei migranti e nelle strategie di integrazione a lungo termine nei paesi di arrivo.
La migrazione può essere un’opportunità di sviluppo se i migranti sono accompagnati verso un’inclusione socio economica e informati dei loro diritti e doveri. Siamo presenti in tante regioni del mondo dove nascono i fenomeni migratori: dal Sahel al Sud Est Asiatico, dal Nord Africa e Medio Oriente all’America centrale.
Sempre all’origine della decisione di migrare vi sono motivazioni complesse: da un lato la necessità di superare una difficile situazione economica, sociale, personale o famigliare; dall’altra la speranza di un nuovo inizio. Sempre più spesso tante persone non decidono di migrare ma sono costrette, a causa di guerre nazionali, carestie, disastri innescati dal cambiamento climatico, regimi dittatoriali, conflitti tribali o locali.
Dal 2016 siamo presenti anche in Italia, sul confine francese nella città di Ventimiglia, dove donne, uomini e bambini sono bloccati e non possono procedere nel loro viaggio verso il Nord Europa. Da allora abbiamo avviato un intervento di assistenza ai migranti e richiedenti asilo in transito, perché i diritti umani siano garantiti per ogni persona. L’intervento prevede assistenza legale e sociale e, quando necessario, distribuzione di beni di prima necessità.
L’intervento di WeWorld ha l’obiettivo di contribuire a migliorare le condizioni di rifugiati, abitanti costretti a lasciare la propria casa e persone rientrate in Ucraina, promuovendo l’accesso tempestivo a servizi multisettoriali presso gli Oblast di Kharkiv e Donetsk, con un focus sulle fasce più vulnerabili.
Vai al progettoIl progetto ha l'obiettivo di garantire alla popolazione più vulnerabile delle aree remote e difficilmente raggiungibili di Kiev, Kharkiv, Mykolaiv e Kherson l'accesso ai servizi essenziali attraverso un intervento integrato multiutente.
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