Quest’estate, una famiglia lombarda ha deciso di lasciare la routine quotidiana di una grande città per immergersi in una realtà completamente nuova in TanzaniaUn viaggio straordinario che ha permesso loro di vivere un'esperienza indimenticabile.

Dal 19 agosto al 5 settembre, Sara Milanese - giornalista di Radio Popolare -Matteo e i loro tre bambini, Pietro di 10 anni, Michele di 7 e infine la piccola Irene di 5, hanno visitato i nostri progetti in Tanzania, dove lavoriamo dal 2010 per promuovere la qualità e l’accesso all’istruzione per i bambini e le bambine più vulnerabili nelle scuole materne ed elementari nella regione di Dar es Salaam e nel distretto di Ludewa (regione di Njombe).

A due mesi dal rientro, Sara ha chiesto a Michele, Pietro e Irene quale fosse il primo ricordo del loro viaggio in Tanzania, la loro risposta è stata "Il mare". Non solo, sono molti i momenti e le immagini che si portano dietro di ritorno da questa esperienza, soprattutto relative alle attività nelle scuole che hanno visitato, ai momenti con i i bambini e le bambine e alle partite di calcio.

Sara racconta: "Una delle esperienze rimaste nel cuore di tutti e tre è l'arte terapia: per ben due volte Michele, Pietro e Irene hanno avuto la possibilità di partecipare a una lezione che ha messo loro a disposizione tempere, pastelli e pennarelli da usare liberamente su un foglio bianco.

Anche gli altri partecipanti al progetto, che coinvolge bambine e bambini sempre diversi per un breve ciclo di lezioni, adorano questo momento che permette loro di esprimersi liberamente.

Questa attività, che dipende anche dal sostegno a distanza, è un'esperienza pressoché unica in una società non abituata ad ascoltare i bisogni dei più piccoli. È tanto importante quanto garantire il pranzo a scuola, l'acqua potabile e i servizi igienici adeguati per bambini e bambine e sostenere gli orti scolastici."

I nostri progetti in Tanzania si occupano di tutto questo e non solo: ci sono scuole, come quella di Mkoani, sull'isola di Pemba, che rischia di subire gravi danni perché costruita su una collina che sta franando, e si lavora quindi per mettere la struttura in sicurezza.

"È qui che Pietro e Michele sono rimasti molto colpiti dalla mancanza di banchi: in molte classi i bambini seguono le lezioni seduti per terra. “Come si fa a prendere appunti?? È troppo scomodo!”, ci hanno detto. Di certo però non hanno trovato scomodo il fatto di mangiare con le mani, o di giocare scalzi: sono stati gesti di adattamento spontanei. Abbiamo dovuto spiegar loro che per molti loro coetanei in Tanzania le scarpe sono un bene prezioso, e non vanno rovinate tirando calci al pallone."

Durante la permanenza in Tanzania Sara ha documentato le tappe del viaggio su Radio Jambo, una striscia quotidiana andata in onda via social sui nostri profili e quelli di Radio Popolare.

"È grazie a loro [staff di WeWorld in Tazania ] se siamo riusciti a realizzare ben 10 puntate di Radio Jambo, il nostro racconto di viaggio radiofonico, andato in onda su Radio Popolare questa estate e ancora ascoltabile in podcast, che speriamo sia riuscito a catturare almeno un po' della magia della nostra esperienza e del bene che il sostegno a distanza riesce a fare.
A tutta WeWorld il nostro “asante sana”, con la speranza prima o poi di tornare a riabbracciare tutti in Tanzania."