Ad 11 anni dall’inizio della crisi, sono ancora moltissimi, in Siria, le bambine e i bambini che non hanno accesso a servizi educativi di qualità, in ambienti sicuri e protetti. Il conflitto si è sovrapposto negli ultimi anni alla pandemia e ad una crisi economica in costante peggioramento. Secondo l’Education Sector e UNICEF, sono più di 2 milioni i bambini che attualmente non vanno a scuola, e più di 1 milione e mezzo quelli a rischio di dispersione scolastica. Le principali barriere per l’accesso all’educazione di bambine e bambini sono legate a fattori economici, inaspriti dalle difficoltà create dalla pandemia, così come la mancanza di servizi educativi adeguati e accessibili. Le difficoltà sono ancora più significative per i minori con disabilità, dato che quasi tutte le scuole non sono accessibili, gli insegnanti non hanno le risorse per fornire loro un supporto individuale, e un forte stigma a livello sociale rende spesso difficile la loro inclusione nelle attività scolastiche.
WeWorld in Siria
WeWorld lavora in Siria dal 2011, con un focus su progetti legati all’educazione e ad acqua, sanità e igiene. Le aree di intervento sono i governatorati di Aleppo e Deir-Ez-Zor, entrambi interessati dal conflitto e tuttora occasionalmente teatro di scontri. Negli ultimi anni, il focus si è spostato dalle aree urbane a quelle rurali, ancor più duramente colpite dalla crisi, dove pochissimi servizi sono disponibili per la popolazione. Il nostro programma di Educazione in Emergenza si basa su un approccio che supporta non solo le bambine e i bambini, ma anche le famiglie, le scuole, le comunità tutte.
L’intervento di WeWorld nella provincia di Ashara
Nel cuore della Siria, lungo le rive del fiume Eufrate, nel governorato di Deir-Ez-Zor e a circa 70km di distanza dall’omonima città, si trova la provincia di Ashara. È una zona rurale dove la maggior parte della popolazione lavora in attività agricole. Sotto assedio per anni durante il conflitto, moltissimi abitanti sono stati costretti a lasciare tutto e cercare rifugio altrove. Tuttavia, negli ultimi 3 anni la situazione si è stabilizzata e l’area ha visto un forte flusso di ritorni, di famiglie che vogliono ricostruire la propria quotidianità nelle loro terre e nelle loro case.
Nell’ambito del progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana, WeWorld è intervenuta in 4 scuole primarie di quest’area. Gli edifici, prima danneggiati e pericolosi per studenti e docenti, sono stati rinnovati e messi in sicurezza, assicurandosi che sia le classi che i servizi igienici siano accessibili a chi ha una disabilità e garantiscano sufficiente privacy e protezione per bambine e ragazze. Dato che molte famiglie hanno difficoltà a procurarsi i materiali necessari per far sì che i propri figli possano studiare, WeWorld ha distribuito kit di materiali scolastici, messi a disposizione degli insegnanti e degli studenti in ogni scuola. Inoltre, in 3 scuole sono state create delle “Resource Rooms”, ovvero delle stanze attrezzate con materiali didattici specifici per i bisogni di bambine e bambini con disabilità, che permetteranno agli insegnanti di organizzare lezioni individuali e fornire loro un supporto strutturato.
“Alcuni bambini devono camminare più di mezzora ogni giorno per arrivare a scuola, e le classi sono sempre troppo affollate. È molto importante ridurre il numero di studenti in ogni classe per dare ad ognuno la possibilità di partecipare attivamente. Con l’intervento di WeWorld, è stato dato un supporto concreto a queste comunità.”
(F.A.S., Insegnante, provincia di Ashara)
Grazie all’intervento di WeWorld e della Cooperazione Italiana, più di 2500 bambine e bambini nell’area di Ashara al loro rientro in classe a settembre hanno trovato ambienti educativi sicuri, accessibili e protetti per bambine e studenti con disabilità, e hanno i materiali necessari per continuare a studiare. Così come Ashara, sono molti in Siria i villaggi dove i servizi educativi sono stati gravemente colpiti dalla crisi e un intervento rapido e multi-settoriale è più che mai necessario.