I risultati della consultazione dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza a cui hanno partecipato oltre 6.500 giovani tra i 12 e i 18 anni.
Ragazze e ragazzi non sono sfiduciati verso il futuro, ma chiedono più attenzione alla politica: quasi l’80% crede che lo Stato non faccia abbastanza per le nuove generazioni e solo il 3,8% ritiene che in Italia la categoria più tutelata sia quella dei giovani. Rispetto alle principali paure per il futuro, quasi 1 su 2 (48,3%) nutre preoccupazione per il cambiamento climatico.
Sono questi alcuni dei risultati della consultazione AGIA svolta online con Skuola.net, che ha visto la collaborazione attiva di WeWorld nella somministrazione dei questionari.
Dalla consultazione emergono sentimenti ambivalenti sul futuro da parte di ragazze e ragazzi in Italia: curiosità, paura, frustrazione, ma anche eccitazione e propositività. Alla richiesta di associare una parola all’idea di futuro prevale la risposta “cambiamento”: infatti, i/le giovani pensano che oggi i decisori politici siano troppo sordi alle loro richieste, come quella di fermare il cambiamento climatico, ma, nonostante ciò, non perdono la speranza di cambiare le cose, né si tirano indietro all’idea di impegnarsi politicamente per farlo.
Come sottolineato dall’Autorità Garante Carla Garlatti, questi risultati sono preziosi per comprendere i principali bisogni di giovani e adolescenti e adottare strumenti e politiche che li/e facciano sentire davvero ascoltati e che prendano realmente in considerazione le loro istanze. Coinvolgere ragazzi e ragazze nei processi di adozione delle politiche è indispensabile per tutelare il principio della partecipazione del minore sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e, di conseguenza, garantire il loro diritto al futuro.