Dal 2019 il Libano sta affrontando una crisi multisettoriale, esacerbata dalle tensioni geopolitiche regionali e da eventi come la pandemia da Covid-19 e l’esplosione nel porto di Beirut nel 2020. Queste circostanze sottolineano e intensificano le disfunzioni strutturali e le disuguaglianze all'interno del paese. Negli ultimi anni il PIL è crollato, mentre i tassi di inflazione e di disoccupazione, specialmente tra le donne e i giovani, sono aumentati a dismisura (Inter-Agency Livelihoods Sector Chapter, 2023).
Si stima che nel 2021 più della metà della popolazione in Libano vivesse al di sotto della soglia di povertà e studi più recenti stimano un ulteriore incremento del 9% (Lebanon Crisis Response Plan, 2023). Tutti questi fattori contribuiscono ad una persistente instabilità socioeconomica che mina la capacità di ripresa della popolazione e polarizza le disuguaglianze sociali.
Il progetto “Improving public infrastructure and protecting environmental heritage in times of crisis: temporary employment opportunities (Cash-for-Work) and social stability in three vulnerable municipalities in the West Baalbek area”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS), si inserisce nella strategia di intervento della comunità internazionale e di WeWorld in Libano e mira al rafforzamento della coesione sociale, all’aumento delle opportunità di livelihood e al consolidamento della resilienza della popolazione locale e rifugiata.
Le attività del progetto di Cash-for-Work nelle municipalità di Beit Chema Akidiyye, Shmistar e Taraya, nella valle della Bekaa, hanno offerto opportunità di impiego temporaneo ai gruppi più vulnerabili tra donne e uomini (libanesi e rifugiati/e), che hanno ricevuto un compenso finanziario per il loro contributo alla ricostruzione e riabilitazione degli spazi pubblici nelle municipalità coinvolte.
L’implementazione delle attività è stata possibile grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Sociali (MoSA), il quale ha selezionato i beneficiari tra le candidature ricevute nelle tre municipalità: 386 a Shmestar, 180 a Taraya e 157 a Beit Chama. Il MoSA durante l’implementazione ha assicurato regolari visite nei luoghi d’intervento per garantire un adeguato seguimento dei lavoratori e delle loro famiglie, valutandone i bisogni e referendo un totale di 451 casi identificati alle istituzioni.
Le attività si sono concentrate sulla salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale, come nel caso della riabilitazione dell’antica fonte Hamda a Shmistar, o delle attività di riqualifica e potatura lungo le strade e gli spazi pubblici (scuole, moschee, cimiteri e parchi). Le attività di sanificazione ambientale hanno coperto un totale di 43 km di strade pubbliche nelle tre municipalità coinvolte.
Nella municipalità di Taraya i lavori si sono invece focalizzati sulla riabilitazione della rete idrica, attraverso la manutenzione e l’ampliamento dei condotti acquiferi che hanno fornito l’accesso ad acqua sicura per un totale di 160 famiglie. In generale, la manutenzione dell’intero sistema idrico (e quindi delle sue componenti principali, come fonti, pozzi, valvole e reti idriche secondarie) comporta un miglioramento dell’accesso all’acqua per tutte e tre le municipalità coinvolte, per un totale di circa 46.000 residenti tra libanesi e siriani/e.
Altre iniziative si sono poi concentrate sulla riabilitazione e costruzione di spazi pubblici dedicati allo svago, le quali consentono e invitano alla coesione e interazione sociale. Un esempio è la costruzione e riabilitazione dei parchi pubblici e delle aree adiacenti alle fonti d’acqua a Beit Chema Akidiyye e Taraya, ora fruibili a tutta la comunità.
Infine, in collaborazione con l’ONG locale Nahnoo, nel Municipio di Shmistar è stato definito il piano di sviluppo locale (Local Development Plans), attraverso un approccio partecipativo basato sulla consultazione della comunità locale mirato ad identificare gli elementi socio-economici chiave (attività di produzione, MPMI, organizzazioni e coinvolgimento della società civile) volti a definire le priorità per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile e inclusivo della Municipalità sul medio-lungo termine.
Il progetto ha coinvolto 375 lavoratori, che hanno contribuito alla riabilitazione e costruzione delle infrastrutture per lo sviluppo delle municipalità e quindi a un complessivo miglioramento dell’ambiente urbano e peri-urbano.