Inter-rotte

Dal 2014, Ventimiglia è diventata crocevia di passaggio per migliaia di persone migranti che tentano di raggiungere gli Stati dell’Europa occidentale. Con la sospensione unilaterale del Trattato di Schengen da parte della Francia, ogni anno decine di migliaia di migranti vengono respinte e costrette a tornare nella città ligure: solo nel 2022, ci sono stati 33.000 respingimenti, anche di donne e minori stranieri non accompagnati (MSNA) che, così, rischiano di cadere vittime di reti criminali che organizzano attraversamenti irregolari delle frontiere e tratta di esseri umani a fini di sfruttamento. Per fornire supporto alle persone migranti respinte al confine, dal 2016, insieme a Caritas Intemelia e Diaconia Valdese, WeWorld ha avviato un progetto di assistenza, con riguardo in particolare a famiglie, donne e minori stranieri non accompagnati.

“INTER-ROTTE. Storie di donne e famiglie al confine di Ventimiglia” vuole raccontare questo progetto, il suo contesto e il modo in cui i flussi migratori sono cambiati negli ultimi anni. In particolare, analizza il fenomeno della tratta di persone in un’ottica di genere, intergenerazionale e intersezionale, visto che la recente femminilizzazione dei flussi porta a inquadrarli proprio nel fenomeno della tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale. Inoltre, si arricchisce con le voci delle persone migranti in transito a Ventimiglia e con quelle dello staff locale, per sottolineare tutte le criticità della gestione dei flussi migratori sul territorio. Lo scopo è richiamare l’attenzione sulla violazione dei diritti umani che da troppi anni, ormai, caratterizza la situazione di donne, famiglie e bambine/i a Ventimiglia. Questa non è più un’emergenza, ma una vera e propria crisi umanitaria."