Vogliamo contrastare la povertà educativa, favorire l’inclusione e il benessere di ragazzi che vivono in contesti difficili, caratterizzati da scarse opportunità formative e socializzanti.
Siamo presenti in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, regioni nelle quali sono stati individuati 10 quartieri caratterizzati da situazioni di disagio socio-economico.
L’impianto progettuale mira a operare su due livelli:
- rafforzare gli adolescenti, specie i più vulnerabili;
- potenziare i soggetti che rappresentano, a vario titolo, le risorse educative sul territorio.
Rispetto agli adolescenti, si vogliono rafforzare le competenze, intese come capacità che permettono al soggetto di essere autonomo e assertivo nei diversi contesti di vita, specie nel passaggio critico tra I° e II° grado della scuola secondaria.
Rispetto alla comunità educante, si vogliono attivare tutti gli agenti educativi formali (insegnanti, operatori sociali) e informali (famiglie, volontari, cittadini, operatori di altri servizi di pubblica utilità come gli esercenti commerciali).
Il lavoro sulla povertà educativa in R.E.A.C.T. è basato sull’approccio di empowerment della comunità educante, che si struttura in un forte presidio e collegamento con tutte le realtà formali ed informali del territorio di intervento.