Si è tenuto a Roma “Flowing futures. Il diritto all’acqua e il diritto all’educazione per promuovere il futuro delle nuove generazioni e delle comunità in contesti di emergenza e crisi protratte”, l'evento che abbiamo organizzato insieme all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
L'evento è stata un’occasione per analizzare l’interconnessione tra il diritto all’acqua e il diritto all’educazione, fondamentali perché le nuove generazioni possano acquisire gli strumenti necessari per essere agenti attivi del proprio cambiamento e costruire un futuro diverso.
Le scuole sono spesso luoghi dove bambine e bambini hanno accesso a servizi igienico-sanitari e possono imparare le buone pratiche igieniche. Più di 2 miliardi di persone nel mondo, però, non hanno accesso ad acqua sicura e potabile e quando questo accade nelle scuole, bambine e bambini smettono di frequentare le lezioni, con gravi ripercussioni sul loro futuro. Le bambine, in particolare, perdono tanti giorni di scuola durante le mestruazioni, non avendo accesso a servizi di base che permettano loro di gestire il proprio ciclo con dignità.
Da oltre 50 anni lavoriamo per garantire accesso all’acqua e a un’educazione inclusiva e di qualità. Lo facciamo anche in contesti di emergenza e crisi protratte come Siria, Ucraina e Gaza. In particolare, a Gaza abbiamo fornito, negli ultimi sette mesi, un quarto dell’acqua potabile distribuita nella Striscia.
Il diritto all'acqua sicura e all'educazione in contesti di emergenza e crisi protratte
Durante l'evento nella sede AICS di Roma, abbiamo presentato Flowing Futures, il nostro Atlante sull’accesso e la disponibilità di acqua a livello globale e le conseguenze per i diritti umani.
I lavori sono stati aperti dai saluti di Leonardo Carmenati, Vice Direttore Tecnico, AICS, Dina Taddia, nostra Amministratrice Delegata e da un video di Yasmine Sherif, Executive Director of Education Cannot Wait.
La presentazione di Flowing Futures, a cura di Martina Albini, la nostra Coordinatrice del Centro Studi, ha dato seguito a una tavola rotonda tra esperte ed esperti del mondo della cooperazione allo sviluppo, dell’educazione e della salute per stimolare nuove riflessioni sulla necessità di interventi multisettoriali e sinergici, in particolare nei contesti di emergenza e crisi protratte.
Si sono alternate le voci e le presentazioni di Fabio Sokolowicz, Capo dell’Unità per gli interventi internazionali di emergenza umanitaria della DGCS, MAECI, Marta Collu, Focal point per l’uguaglianza di genere e Funzionaria Unità aiuto umanitario e stati fragili, AICS, Emanuele Russo, Portavoce della Campagna Globale per l’Educazione e Stefania Piccinelli, la nostra Responsabile programmi internazionali.
L’evento è stato organizzato in continuità con il momento organizzato con l'AICS lo scorso aprile, dove abbiamo analizzato la profonda connessione tra salute e educazione. Anche in questa occasione è stata ribadita l'importanza di promuovere il diritto all’educazione anche in contesti di emergenza e crisi protratte attraverso un investimento iniziale di almeno 15 milioni di euro al fondo globale delle Nazioni Unite Education Cannot Wait. È l’appello della coalizione “Campagna Globale per l’Educazione” al governo italiano per un impegno nei prossimi 4 anni nei confronti dei bambini e ragazzi più a rischio al mondo
L'evento di quest'anno è stato moderato dalla giornalista dell’Espresso Chiara Sgreccia, è stato organizzato insieme ad AICS con il sostegno della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) MAECI, ed è stato promosso dalla Campagna Globale per l’Educazione.