L'iniziativa EU Aid Volunteers riunisce insieme i volontari e le organizzazioni di paesi diversi in un'azione comune, offrendo supporto di tipo pratico nella fornitura di aiuti umanitari e contribuendo al rafforzamento delle capacità locali e alla resilienza delle comunità colpite da disastri o calamità.
Attraverso l'iniziativa, verrà data l’opportunità a 4.000 cittadini dell'Unione Europea di svolgere attività umanitaria e aiutare le persone coinvolte nelle crisi. L'iniziativa sarà volta anche allo sviluppo di un maggiore “capacity building” per 4.400 persone non provenienti da stati dell’Unione Europea, in paesi colpiti da disastri e calamità importanti, oltre che 10.000 possibilità di volontariato online.
L'iniziativa EU Aid Volunteers in particolare verterà su :
- Offrire opportunità per mostrare solidarietà a coloro che sono più svantaggiati
- Fornire supporto professionale alle persone in situazione di bisogno da parte di volontari accuratamente preparati
- Apportare beneficio alle organizzazioni locali con misure di rafforzamento delle loro capacità per rispondere a disastri
La Commissione Europea ha tenuto una conferenza il 10 e l'11 di settembre a Bruxelles, per raccogliere le buone pratiche sviluppate durante l’esperienza pilota, consigli ed opinioni da parte di volontari e di organizzazioni di volontariato, in seguito a una fase di test di quattro anni, per sviluppare ed affinare un nuovo programma di aiuto umanitario e di sviluppo delle missioni umanitarie.
Ad accogliere i volontari e le associazioni presenti alla conferenza è stata Monique Pariat, Direttrice Generale della Commissione Europea DG ECHO.
Sono stati circa 300 i volontari del progetto EU Aid Volunteers che hanno preso parte alla fase pilota del programma per un periodo di oltre quattro anni. Volontari sia giovani che esperti sono stati inviati in vari paesi del mondo per lavorare su numerosi progetti, con l'obiettivo di collaborare con la popolazione locale dei paesi in via di sviluppo, affinché possano gestire progetti, ad esempio, per minimizzare la perdita di vite e danni alle abitazioni e alle infrastrutture pubbliche in caso di catastrofi naturali come inondazioni o terremoti.
Le organizzazioni di invio e di accoglienza saranno certificate ufficialmente dall'UE per garantire elevati standard di qualità. L'UE inoltre, seguendo questi criteri guida fondamentali, non darà la sua approvazione per l’invio di un volontario in un paese in via di sviluppo fino a quando l’organizzazione di riferimento non sarà stata certificata.
Christos Stylianides, il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi umanitarie, ha sottolineato come i bisogni umanitari stanno crescendo drammaticamente e che il numero di sfollati è a livelli più alti dalla seconda guerra mondiale.
Stylianides ha aggiunto ancora il suo apprezzamento per l’impegno e l’azione svolta dai volontari fin’ora, sottolineando inoltre l’importanza di raggiungere i più alti standard nelle organizzazioni di volontariato e di poter sviluppare nuove partnership, in accordo con gli obiettivi del progetto.
Le prime offerte di volontariato saranno pubblicate nella primavera del 2016, dando quindi ai potenziali volontari l'opportunità di utilizzare le loro competenze all’interno di progetti di sfida e gratificazione nei paesi in tutto il mondo.
Per leggere il report della conferenza in inglese clicca QUI.
GVC attualmente è una delle 10 associazioni certificate dall’UE come organizzazione di invio dei volontari. Fino ad oggi ha inviato 10 volontari, grazie alla realizzazione di un progetto pilota portato avanti dal 2013 all’inizio del 2015.