I numeri della salute
I risultati del test:
- 80000 congolesi si sono rifugiati in Burundi fino ad oggi.
- Il 40% dei bambini arrivati nei centri per rifugiati soffre di malnutrizione cronica.
- I livelli di mortalità materna sono 50 volte più elevati per le donne africane rispetto a quelle che vivono in paesi ad alto reddito e i suoi figli hanno 10 volte più probabilità di morire entro il primo mese di vita rispetto ai neonati dei paesi ricchi.
- Da 50 anni ci impegniamo affinché le cure mediche siano un diritto per tutti.
La Dichiarazione universale dei diritti umani sancisce la salute come un diritto fondamentale per lo sviluppo umano e sostenibile. Questo è l’obiettivo 3 dell’Agenda 2030, al cui raggiungimento contribuiamo con il nostro lavoro nel settore della salute. In questo contesto forniamo l’assistenza sanitaria dove necessaria, a tutte e tutti.
Nel 2023 abbiamo promosso l’accesso alla salute in 8 paesi, in modo integrato ad altri interventi.
In Burundi e Mozambico abbiamo garantito l’accesso a cure pre e post-natali per proteggere la salute delle madri, adeguando i centri di salute e formando il personale sanitario.
Abbiamo avviato programmi dedicati alla salute e all’igiene mestruale in vari paesi e in Kenya abbiamo contrastato le mutilazioni genitali femminili.
Abbiamo supportato le strutture sanitarie pubbliche, garantendo l’accesso a servizi sanitari di qualità a Gaza.
Abbiamo migliorato le condizioni di salute per sfollati e gruppi vulnerabili in Mali e in Burundi, lavorando nei campi per rifugiati insieme a UNHCR.
In Bolivia, tramite la telemedicina e la formazione al suo utilizzo, abbiamo assicurato l’accesso alla salute a chi vive in comunità isolate e non ha le risorse per raggiungere i centri di salute, e organizzato campagne sensibilizzazione per promuovere sani stili di vita.