Il contesto

In Mali, a causa delle crisi protratte e della mancanza di accesso ai servizi di base per gran parte della popolazione, oltre 2,3 milioni di persone sono attualmente in situazione di insicurezza alimentare e quasi 1,5 milioni di bambini e bambine in stato di malnutrizione acuta. In questo contesto, Douentza è tra le regioni che presentano le condizioni più critiche: i livelli di insicurezza alimentare e nutrizionale sono tra i più elevati: la maggior parte delle famiglie non è in grado di coprire i propri bisogni alimentari; vi è una mancanza di accesso alle conoscenze su buone pratiche di nutrizione; le condizioni igieniche e sanitarie delle famiglie sono precarie, con accessi molto limitati ai relativi servizi di base e i servizi di salute primaria sono inadeguati dal punto di vista infrastrutturale e del livello di formazione personale. Infine, il conflitto in corso, in particolare nelle zone di intervento, si traduce in rischi per la popolazione più giovane, che rimane esposta a traumi, violenze e impiego in lavori pericolosi. 

Il nostro intervento

Per far fronte al difficile contesto della zona di intervento, il progetto si propone di:

1. Migliorare la sicurezza alimentare della popolazione attraverso:

  • Assistenza monetaria diretta, la riabilitazione di 10 perimetri orticoli e di 4 pozzi pastorali.
  • La distribuzione di sementi e mangime animale a produttori e cooperative orticole.
  • La strutturazione di 10 unità di trasformazione agro-alimentare e la distribuzione di kit di piccoli ruminanti per ricostituire il capitale animale di agro-pastori.
  • L'organizzazione di corsi dia formazione a 10 cooperative orticole su pratiche agro-ecologiche e di adattamento ai cambiamenti climatici.
  • La promozione dell’educazione alimentare e dell’agricoltura sensibile alla nutrizione.

2. Migliorare le capacità di prevenzione e presa in carico della malnutrizione e delle malattie infantili attraverso:

  • La formazione e supervisione del personale di salute sulla malnutrizione acuta, sulle malattie infantili e di ostetriche tradizionali in tecniche di parto naturale.
  • La formazione di Gruppi di Sostegno alla Nutrizione.
  • La dotazione in mezzi di trasporto, impianti fotovoltaici, attrezzature mediche e kit igienico-sanitari a 2 Centri di salute comunitaria.
  • La costruzione di latrine e lavori di miglioramento in 4 Centri di Salute Comunitaria e realizzazione di punti d’acqua a energia solare e di latrine presso 2 siti.

3. Migliorare l’accesso ai servizi di protezione dell’infanzia tramite:

  • La formazione dello staff del progetto e delle autorità locali sulla protezione dell’infanzia e di Operatori Sanitari dei Comitati di Salute Comunitaria selezionati.
  • Una campagna di sensibilizzazione sulle 6 forme gravi di violazione dei diritti dei e delle minori.
  • La creazione ed equipaggiamento di spazi sicuri per l’infanzia e attivazione di meccanismi di risposta per minori a rischio o vittime di abuso identificati.
  • La registrazione all’anagrafe di 350 minori apolidi.