La garanzia dell'approvvigionamento idrico di qualità rappresenta un problema per la maggior parte dei paesi del Medio Oriente. La scarsità d'acqua, le infrastrutture obsolete e la cattiva gestione delle risorse sono alcuni dei problemi più comuni riguardanti la questione idrica nella regione.
In Libano la scarsità d'acqua, già grave a causa della mancanza di una gestione efficace delle risorse, è divenuta ancor più critica con l’avvento della crisi siriana, a partire dalla quale il flusso di rifugiati nel paese ha portato un aumento del 25% della popolazione – e un conseguente aumento della richiesta di acqua. Nel 2000, il governo del Libano ha cercato di riformare il settore idrico: ha fondato e sviluppato quattro nuove Strutture Idriche (WEs), che dovrebbero consolidare la fornitura del servizio, e affidato la gestione delle policy al Ministero dell'Energia e dell'Acqua (MoEW). Il processo di attuazione della legge di riforma è iniziato, ma non è ancora pienamente operativo, anche a causa della mancanza di fondi. Tutto ciò riduce la possibilità delle Strutture Idriche di operare e mantenere sistemi di fornitura e distribuzione efficienti, specie nelle zone del Nord del paese e nella Valle della Bekaa. L'afflusso dei profughi siriani nel paese ha aggravato questo problema. Tramite una gestione più efficiente delle ricorse e interventi infrastrutturali necessari, il Consorzio (GVC, CISP, ACWUA) contribuirà a garantire una fornitura affidabile e sostenibile di servizi idrici, sia ai rifugiati siriani, sia alla comunità ospitante. L’intervento mira a garantire l’accesso equo ai servizi di base e a migliorare le infrastrutture idriche esistenti, compresa la foratura o la ristrutturazione di pozzi esistenti, la riabilitazione e l'estensione delle reti di stoccaggio dell'acqua e il miglioramento dell'offerta. Garantendo acqua potabile 24 ore al giorno, per gli individui coinvolti sarà migliorata la qualità della vita e diminuito il rischio sanitario associato all’approvvigionamento idrico da fonti impure. Inoltre, visto che il servizio pubblico potrà soddisfare le esigenze idriche (acqua potabile e per usi domestici) si ridurrà la dipendenza da fornitori privati e le spese di acquisto per le famiglie si abbasseranno.