La nostra società ancora troppo spesso lascia indietro ragazzi e ragazze, non riuscendo a garantire loro pari opportunità e una formazione di qualità. Questo avviene in particolare nei quartieri più problematici delle grandi città, da nord a sud con picchi più preoccupanti nel mezzogiorno. È necessario che la questione educativa sia centrale in quartieri in cui prevale l’abbandono, la dispersione e la fragilità sociale.
La nostra risposta
WeWorld con Frequenza 2.00 interviene a Roma (quartiere San Basilio), Aversa, Milano (quartiere Barona), Catania (quartiere S. Cristoforo), Cagliari (quartiere Sant’Elia), Torino (quartiere Barriera di Milano), Frattamaggiore (periferia nord di Napoli), Avezzano e Ventimiglia con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa attraverso un modello educativo fondato su pratiche inclusive finalizzate a garantire il diritto allo studio e all’educazione. Alcuni esempi sono il supporto scolastico e psicologico, l’orientamento per la scelta dei percorsi formativi post scuola e i laboratori di educazione non formale come quelli organizzati ad Aversa, per esempio, dove sono stati proposti laboratori d’arte, di fumetto e di fotografia, quelli di Roma, dove ragazzi e ragazze hanno imparato a giocare a scacchi o a suonare la chitarra o quelli di Catania durante i quali i ragazzi hanno imparato le arti circensi.
Le azioni mirano a rafforzare le capacità degli adolescenti, specie quelli più vulnerabili, supportandoli e migliorandone le competenze nel passaggio critico tra il primo e il secondo grado della scuola secondaria, considerato il momento in cui si verifica il più alto tasso di abbandono.