EMERGENZA CORONA VIRUS: CON LA CAMPAGNA #RESTIAMOUNITI ABBIAMO SOSTENUTO GLI OSPEDALI E LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ DI BRESCIA, GENOVA E DELLE REGIONI EMILIA-ROMAGNA E FRIULI VENEZIA GIULIA. AZIONI ANCHE DEDICATE AI PIÙ FRAGILI CON AIUTI DIRETTI A DONNE VITTIME DI VIOLENZA E BAMBINI VULNERABILI IN TUTTA ITALIA
Allo scoppio della pandemia abbiamo deciso di mettere in campo le nostre risorse per sostenere i più deboli, attivandoci per unire le forze e far fronte all’emergenza. Grazie alla campagna #RestiamoUniti abbiamo raccolto dei fondi destinati a sostenere ospedali e famiglie in difficoltà famiglie di alcune regioni particolarmente colpite dall’emergenza come Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria e Friuli Venezia-Giulia, per garantire l’incolumità di medici e infermieri e contemporaneamente aumentare la capacità di risposta degli ospedali.
“In questi anni abbiamo affrontato tante emergenze nei Paesi in cui interveniamo e abbiamo imparato che per uscire da una crisi è fondamentale restare uniti” – commenta Dina Taddia, Consigliera Delegata di WeWorld – “il nostro Paese è stato tra i più contagiati e molte Regioni non erano pronte ad affrontare le conseguenze di un virus tanto aggressivo quanto rapido nei contagi. Per questo abbiamo deciso di sostenere gli ospedali”.
Il contributo al sistema sanitario però non è stata l’unica iniziativa messa in campo da WeWorld, che a seguito delle misure della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha chiuso temporaneamente nelle periferie in Italia dedicati a donne, bambine e bambini e tutti gli uffici, garantendo le attività da remoto.
Continua Dina Taddia: “WeWorld allo scoppio dell’emergenza si è attivata per garantire che i più fragili, che normalmente vengono lasciati indietro dalla società, non restino isolati. I ragazzi – e le loro famiglie - che seguiamo nei progetti contro la dispersione scolastica erano smarriti da quanto stava succedendo e non riuscivano a seguire i programmi scolastici con la didattica a distanza, le donne, le più colpite dalla pandemia stavano vivendo un forte stress".
I fondi raccolti sono stati divisi tra il sostegno delle famiglie più in difficoltà, la creazione di una helpline per le donne vulnerabili e il sostegno alla Sanità regionale della Emilia Romagna, il Fondo per le famiglie del Comune di Brescia, l’Ospedale Galliera di Genova e l’azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Trieste Gorizia Monfalcone).